Negli ultimi anni la stampa 3D, nota anche con il termine di tecnologia di manifattura additiva, è entrata sempre più a far parte del nostro quotidiano. Sebbene a metà degli anni ‘80, recentemente ha iniziato a farsi conoscere massivamente nel mondo industriale ed amatoriale, assumendo un ruolo sempre più rilevante tra le tecnologie industriali emergenti, tanto da guadagnarsi, di diritto, un posto di rilievo tra le cosiddette tecnologie abilitanti della quarta rivoluzione industriale. L’obiettivo della presentazione sarà partire dal concetto di produzione additiva intesa come deposizione sequenziale di strati di materiale, per poi focalizzarsi sulle tante diverse tecnologie che vanno sotto il nome di stampa 3D, discutendo anche le diverse classi di materiali utilizzabili nelle diverse tecnologie. Sarà illustrata una breve — e pertanto molto limitata — lista di possibili applicazioni che traggono vantaggio dall’uso della manifattura additiva, mettendo in luce il bisogno di attente caratterizzazioni meccaniche dei materiali così come la necessità ed il ruolo dell’uso di metodi computazionali a supporto della progettazione ed ottimizzazione di manufatti stampati in 3D. Infine, un breve cenno ad alcune delle attività in corso presso l’Università di Pavia.
Il prof. Ferdinando Auricchio è professore ordinario di Scienza delle Costruzioni presso il Dipartimento di Meccanica Strutturale dell’Università di Pavia ed è socio dell’Accademia dal 2018.