Avanzamenti nelle Scienze del Sistema Agricolo. Convegno in occasione del centenario della nascita di Gian Tommaso Scarascia Mugnozza

Venerdì 30 maggio 2025 presso la Biblioteca accademica (Scuderie Vecchie di Villa Torlonia – ingresso Via Lazzaro Spallanzani 1/A) si svolgerà il convegno Avanzamenti nelle Scienze del Sistema Agricolo. Convegno in occasione del centenario della nascita di Gian Tommaso Scarascia Mugnozza.

La ricerca per il Sistema agroalimentare italiano ha compiuto passi da gigante negli ultimi 80 anni ed ha stimolato, in molti casi guidato, l’evoluzione del Sistema, portandolo ad avere, nel suo complesso, un peso del 15% circa sull’intera economia.

Gian Tommaso Scarascia Mugnozza è stato uno degli artefici dell’evoluzione della ricerca, proponendo temi nuovi e contribuendo a dare una visione d’insieme, di Sistema.

Un rapido excursus alle sue vicende scientifiche ne è la prova. La sua attività scientifica inizia con la tesi di laurea sulla diversità dei vitigni nel brindisino, sua area di origine, quando lo stesso termine biodiversità doveva essere coniato. Un interesse, quello della biodiversità, che lo vedrà poi impegnato a proporre e ottenere l’istituzione, presso l’Università di Bari, in cui era professore ordinario, di un Laboratorio (poi Istituto) del Germoplasma per la salvaguardia delle risorse genetiche delle piante agrarie e specie selvatiche affini.

Le ricerche sugli effetti mutageni di alcuni composti chimici sulle piante, sua attività subito dopo la laurea, lo portarono a diventare direttore del Laboratorio per le applicazioni in agricoltura dell’energia atomica nell’istituendo Centro di Ricerche della Casaccia del CNRN (poi CNEN e infine ENEA). Fra le piante scelte per le indagini c’era il frumento duro, una specie allora negletta dalla ricerca e coltivata solo nel Mezzogiorno d’Italia; oggi la specie è coltivata con una diffusione importante nel Centro e nel Settentrione italiano. Oltre agli studi sugli effetti dei mutageni fisici sulle piante coltivate, attiva studi sull’irraggiamento di insetti per l’ottenimento di maschi sterili da destinare al controllo degli insetti nocivi senza composti chimici, antesignano di un sistema di controllo biologico degli insetti nocivi per l’agricoltura, ora in uso in molte regioni italiane.

Presidente del comitato Nazionale per le Scienze Agrarie presso il CNR, concepisce l’idea di un unico grande progetto di ricerca (i progetti finalizzati IPRA e RASSA) in cui non solo riunisce i temi dei sette progetti che formavano oggetto di altrettanti progetti finalizzati condotti nel quinquennio precedente, ma ne propone di nuovi, dandole una chiave di lettura unitaria: le piante verdi trasformano l’energia solare in energia organica, indispensabile per la vita sul pianeta. La ricerca agraria diventa ricerca strategica che spazia dal molecolare al socioeconomico e vede la partecipazione di Istituti, discipline e scienziati fino a quel momento poco interessati a questo settore della scienza.

Presidente dell’INN, in un momento critico, rivitalizza l’Istituto, aprendolo a rapporti internazionali.

Primo Rettore dell’Università della Tuscia, parte da zero, ma quando lascia l’incarico, l’Università offre corsi di laurea e conduce ricerche in grado di ricevere finanziamenti premiali italiani e finanziamenti internazionali.

Durante la sua presidenza dell’Accademia dei XL, dal 1989 al 2011, il contributo di Gian Tommaso Scarascia Mugnozza fu determinante per una serie di motivi, tra i quali spicca la gestione del lascito dell’Avvocato Cesare Tumedei, che fu destinato all’acquisto di attrezzature mediche per le terapie intensive degli ospedali romani. Per un certo periodo l’Accademia ebbe la sua sede presso Villa Lontana, parte del lascito Tumedei. In seguito alla collaborazione con il Comune di Roma, Scarascia ottenne in concessione, prima il Villino Rosso di Villa Torlonia, che, nel 2000, divenne la sede dell’Accademia, poi l’assegnazione delle Scuderie Vecchie che, dal 2007, destinate alla Biblioteca accademica e all’Archivio. Dopo anni di alterne vicende questo ha rappresentato un passo significativo verso la soluzione dell’annosa questione relativa alla sede fisica dell’Accademia.

Scarascia predispose, inoltre, un progetto operativo e di collaborazione, ancora oggi attivo e proficuo, con la Tenuta Presidenziale di Castelporziano.

Spicca, in tutta questa vicenda, l’impegno internazionale volto non solo al dialogo e alla collaborazione con i colleghi dei paesi industrializzati, ma anche alla cooperazione e allo sviluppo delle popolazioni che hanno avuto meno.

Queste attività e realizzazioni spinsero Francesco D’Amato, suo corregionale e mentore, a dire: “Scarascia ha avuto idee brillanti, come tanti di noi ma, a differenza di molti di noi, ha saputo realizzarle”.

Il convegno non vuole ripercorrere queste tappe ma, seguendo lo spirito che animava la sua opera, portare un contributo al futuro della ricerca: il progresso della Scienza per il benessere dell’Umanità. Ne parlano persone che, per ragioni e in modi diversi, hanno avuto modo di interagire con lui.

Si prega di confermare la propria partecipazione all’indirizzo segreteria@accademiaxl.it

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