Archivio dell’Ateneo di Salò – Carte socio Pio Bettoni

 

Archivio dell'Ateneo di Salò – Carte socio Pio Bettoni

sec. 19-sec. 20
Pio Bettoni
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Meteorologia
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Ateneo di Salò
Palazzo Fantoni, Via G. Fantoni n.49, 25087 SALO' – Brescia, Tel./ Fax 0365 22361, Email: ateneo@ateneodisalo.it
1564 (già Accademia degli Unenimi)
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Direttivo, soci effettivi, soci corrispondenti
Didattica e promozione culturale
Biblioteca

Alla fine del 1543 si fa risalire la storia delle Accademie di Salò, delle quali la maggiore e più vitale, detta degli «Unanimi», fondata all'inizio del XV secolo e ricca di manoscritti, si trasformò, nel corso dei secoli, nell'attuale Ateneo. La prima modifica dell'«Accademia degli Unanimi» avvenne il 20 maggio 1564 per opera di Giuseppe Milio, detto Voltolina e di altri 18 soci salodiani: venne scelto come stemma della nuova compagnia uno sciame di api ronzanti intorno all'alveare e il motto virgiliano Idem Ardor. Negli anni successivi la biblioteca sociale, già importante per pregio e consistenza, si arricchì di numerose donazioni da parte degli accademici. La seconda modifica avvenne nel 1767 quando assorbì una nuova compagnia culturale, «La Discorde», fusasi nel 1764 con l'Accademia dei «Pescatori benacensi»». In tale occasione notevole fu l'acquisizione di documenti e volumi di pregio sulla storia locale. Terza importante modifica avvenne nel maggio del 1811 quando, in ottemperanza al Decreto napoleonico del 25 dicembre 1810, l'Accademia fu eretta in Ateneo, con un nuovo statuto organico in base al quale suo compito precipuo era quello di «promuovere la cultura di ogni ramo della scienza, di belle arti e di letteratura, e soprattutto di studi agronomi». Nel 1848 l'Ateneo acquistò la collezione libraria di Girolamo Amadei; nel 1863 ricevette in dono 400 opere della Carità Laicale e la biblioteca del sacerdote Francesco Saonier; nel 1864 s’arricchì d’una Bibbia del XII secolo, quattro graduali, Statuti Viscontei del 1396 e numerosi documenti apografi del XII-XIV secolo e nel 1890 del prezioso lascito di numerose cinquecentine e manoscritti da parte del conte Domenico De Rossini. Nel 1906 ricevette, dagli eredi di Mattia Butturini. insieme a libri rari e di pregio, un rilevante fondo di manoscritti. L’anno successivo, a cura del professor Bustico, fu stilato un primo inventario dal quale risultaronono raccolti in Ateneo circa 10.000 volumi e 2.000 opuscoli. Testimonianze dell'importanza biblioteconomica e archivistica dell'istituzione furono firmate dal Perancini in Memorie della Biblioteca dell'Ateno di Salò, 1868; dal Bustico, I manoscritti della biblioteca dell'Ateno di Salò, in «Commentari dell'Ateno di Brescia», 1911, dal Lonati, L'Ateneo e la sua biblioteca, Firenze, 1930 e Notazione degli incunaboli dell'Ateneo di Salò, 1932. A partire dal 1960 l'Ateneo ha acquistato nuovo vigore culturale, non solo per la consistente acquisizione di riviste e volumi – in particolare inerenti la storia della Riviera – ma soprattutto attraverso la promozione di studi, convegni, incontri tematici e la pubblicazione periodica d'una propria rivista, «Le Memorie». L’Ateneo possiede attualmente circa 21.000 libri (con un fondo speciale dedicato agli aspetti storici, economici, geografici e sociali della Riviera), oltre 1000 volumi del Cinquecento, e centinaia di periodici raccolti negli ultimi ottant'anni. E' dotato d'inventariazione e catalogazione cartacea dell'intero patrimonio librario e di catalogazione informatizzata del fondo librario del Cinquecento. Attualmente è in corso la schedatura – sempre informatizzata e per materia – del cospicuo fondo librario benacense (3.500 titoli sono già accessibili). L'Archivio è stato dichiarato nel 1998 di «notevole interesse storico». I materiali documentari sono raccolti nei fondi: «Giuseppe Brunati» (disponibile in catalogo informatizzato), «Butturini Grisetti», «Pio Bettoni» e «Miscellaneo»; sono di contenuto eterogeneo e datati complessivamente dal sec. XIII al XIX per un totale di 3.090 fascicoli, 3213 lettere e 113 volumi.


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