CARTE DI ARTURO ISSEL

 

CARTE DI ARTURO ISSEL

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Arturo Issel
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Botanica, geografia
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Istituto Mazziniano di Genova
Via Lomellini 11 – 16124 Genova, Tel. 010 2465843, fax 010 2541545
1934
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Museo, biblioteca

Il 22 giugno del 1934 fu inaugurato l’Istituto Mazziniano con una cerimonia che richiamò giornalisti da ogni parte d’Italia ed ebbe echi anche all’estero: una rassegna-stampa del luglio di quell’anno cita oltre 60 articoli pubblicati in numerose città straniere (Filadelfia, Montreal , Tunisi, Buenos Ayres, New York, Casablanca, Berlino ed altre). La consistenza iniziale delle raccolte assommava a oltre 40.000 documenti cartacei, 12.000 tra libri, riviste e opuscoli e un numero imprecisato di cimeli, stampe, manifesti, fotografie. Il Museo occupava due piani, comprese le stanze mazziniane, la biblioteca era al terzo piano, i depositi all’ultimo. L’esposizione, anche per il breve tempo avuto a disposizione per organizzare l’Istituto, non seguiva una particolare logica museale. Era tutta tesa ad evidenziare in modo acritico le "glorie" del passato, con intenti trionfalistici e apologetici che liquidavano e sacrificavano ogni differenziazione ideologica sull’altare del mito. Durante il periodo bellico, per ragioni di sicurezza, l’Istituto fu chiuso e la documentazione più preziosa venne trasferita in depositi sicuri. La precauzione si rivelò provvidenziale in quanto l’edificio fu sinistrato da un bombardamento avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 1943 , che causò notevoli danni soprattutto all’appartamento di Mazzini e danneggiò suppellettili e parte delle raccolte conservate. Da allora il settore espositivo subì continui ridimensionamenti: non si ebbe più, sino alla ristrutturazione del 1982, un Museo dedicato a tutto il Risorgimento, ma solo mostre tematiche, perlopiù in occasione di anniversari: data al 1948 la Mostra storica "Genova 1947-49"; al 1961 una seconda intitolata "Genova mazziniana e Garibaldina"; infine, nell’anno centenario della morte di Mazzini (1972) le "Sale dedicate a Giuseppe Mazzini", organizzate in spazi ormai ridotti al vecchio appartamento di Mazzini. Solo con il 1982 (anche questa volta in occasione di un centenario, quello della morte di Garibaldi), l’Istituto fu oggetto di una importante ristrutturazione che riguardò la parte espositiva, le sale della biblioteca e dell’archivio e i depositi. Il 22 giugno del 2005, in occasione del Bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini, è stato inaugurato il nuovo percorso espositivo realizzato grazie alla Compagnia di San Paolo, integrato da postazioni multimediali che arricchiscono l’allestimento museale cronologico, permettendo interessanti approfondimenti tematici. Oggi, per le nuove accessioni e soprattutto per le cospicue donazioni, l’Istituto presenta carenza di spazi di depositi, mentre la parte espositiva e le sale di lettura sono tuttora assai funzionali. Le raccolte documentarie rappresentano un indispensabile punto di riferimento per la ricerca storica; il percorso del Museo si presta diverse fasce di utenti e richiama visitatori, soprattutto scolaresche da ogni parte d’Italia. Si organizzano mostre, convegni, visite guidate a tema, si curano pubblicazioni, riunite nella collana dei "Quaderni dell’Istituto Mazziniano".


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