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Le vicende dell’archivio
Se si considerano la consistenza quantitativa del carteggio cannizzariano e l’arco cronologico che esso copre, quali emergono dalla ricostruzione che ne viene fornita in questo inventario, si deve concludere che la formazione dell’archivio è legata non ad un disordinato accumularsi della documentazione, ma ad una precisa e concreta volontà dell’interessato; e se si pensa ai numerosi trasferimenti affrontati da Cannizzaro tra il 1848 ed il 1872, e cioè tra la partecipazione al moto risorgimentale siciliano al l’età di 22 anni ed il definitivo stabilirsi a Roma con la famiglia, ed alle condizioni quanto meno precarie in cui molti dei suoi spostamenti si verificarono, ci si rende conto della costante attenzione con cui Cannizzaro, fin dall’inizio dell’ attività politica, curò la conservazione delle sue carte. Al momento della morte queste si trovavano presso la famiglia, ove rimasero fino a circa quindici anni dopo “senza subire grosse dispersioni.” [33]

 
Le Carte Cannizzaro presso la Società chimica italiana.
Tra la fine del 1924 ed i primi mesi del 1925 l’Associazione italiana di chimica pura ed applicata, come si chiamava allora l’attuale Società chimica italiana, decise di celebrare il centenario della nascita di Cannizzaro con la pubblicazione di un volume dedicato al maestro e con una serie di iniziative tra le quali spiccano il secondo Congresso dell’Associazione tenuto a Palermo nel 1926 e la “traslazione nel capoluogo siciliano della salma dell’illustre chimico” [34].
Non è il caso di ricostruire minutamente la vicenda in questa sede; ci si limiterà qui a ricordare come si verificasse in quella circostanza un incontro di volontà tra il vertice della Società chimica ed il regime fascista, da poco saldamente insediato al potere ed intenzionato ad “utilizzare con finalità propagandistiche e nazionalistiche le glorie scientifiche italiane” [35].
L’iniziativa, che ebbe il suo motore nella forte personalità di Domenico Marotta, fu autorizzata, promossa e finanziata col varo di un provvedimento ad hoc, il R.D. 29 ottobre 1925, e dovette superare una serie di difficoltà, alcune di natura burocratica, altre di natura religiosa, “legate alla confessione non cattolica della moglie di Cannizzaro”[36].
Il carteggio conservato presso la Società chimica italiana è strettamente legato a quella circostanza celebrativa, e riguarda la realizzazione della cappella funebre per Cannizzaro nella chiesa di S. Domenico, in Palermo, le formalità relative alla traslazione delle salme, le spese per le celebrazioni del centenario, le corrispondenze necessarie per ottenere il consenso dei familiari, ed infine il materiale utilizzato per la preparazione del volume:
le corrispondenze di Cannizzaro con Piria e Bertagnini, preparate per la pubblicazione, le lettere degli scienziati stranieri descritte e parzialmente pubblicate da Aldo Mieli, le lastre delle fotografie utilizzate per illustrare il volume, vari cimeli cannizzariani, “i manoscritti degli autori che fornirono il loro contributo al volume” [37], e fra queste cose anche molto materiale che all’ultimo momento venne scartato, probabilmente per ragioni di natura strettamente editoriale.
Tutto ciò, tranne ovviamente i contributi preparati per l’occasione da allievi e da storici della scienza, era stato estratto dall’archivio del defunto e consegnato a Marotta dal figlio di Cannizzaro, Mariano, per l’occasione.
Dalla corrispondenza fra Marotta e Mariano, Cannizzaro sembra di capire che esso venne scelto e consegnato in più occasioni, “su sollecitazione di Marotta stesso” [38].
E’ certo, comunque, che quanti lavorarono sulla documentazione per la successiva pubblicazione, lo fecero presso la sede della Società chimica, “e non presso la famiglia”[39].
Resta ancora da rilevare, a proposito delle lettere pubblicate da Provenzal nel volume del centenario, che esse sono state ricavate unendo materiale proveniente dagli archivi personali di Cannizzaro e Bertagnini, mentre le carte del chimico calabrese sono ancora oggi irreperibili, e che le lettere provenienti dall’archivio personale di Bertagnini, a differenza di quelle estratte dall’archivio di Cannizzaro, non sono più nella raccolta del “materiale preparatorio per il volume celebrativo” [40].
A conclusione di queste osservazioni, sembra opportuno fornire un piccolo inventario del carteggio esistente presso la Società chimica:

Scatola 1: Organizzazione del Centenario cannizzariano
Fasc. S.fasc. Ins. Oggetto
1 “Stanislao Cannizzaro. Sottoscrizioni”
1 “Al 31 ottobre 1925”
2 “Sottoscrizione fra i chimici italiani per la celebrazione del centenario della nascita di Stanislao Cannizzaro (Palermo, maggio 1926)”
3 «Bulletin de la Société de Chimie Industrielle», genn.-marzo 1926, estr. delle pp. 14-16, con l’avviso della celebrazione del centenario.
2 “Stanislao Cannizzaro” [Testi per il volume celebrativo]
3 “Monumento a Cannizzaro”
1 “Corrispondenza con Mariano Cannizzaro” [17 lettere e minute di risposta, con varie fotografie e 1 disegno] 1925 giugno 22-1926 gennaio 30
2 “Corrispondenza con lo scultore Nicolini” [8 lettere e 1 progetto] 1925 settembre 19-1926 maggio 10
3 “Fotografie e cartoline del monumento. Corrispondenza con: 1) Interguglielmi. Palermo; 2) Grafia. Roma; 3) Fonderia Laganà. Napoli” [44 lettere, telegrammi e minute, con 4 fotografie ed 1 im magine di Cannizzaro] 1927 dicembre 26-1928 dicembre 10
4 “Vetrata Pantheon” [4 lettere, 1 preventivo di spesa, 1 disegno] 1925 dicembre 28-1926 marzo 4
4
1 “Tra sporto salma” [53 lettere, appunti e docc. vari, 1 fotografia] 1924 settembre 9-1926 maggio 11
2 “Spese trasporto salma nel Pantheon di Palermo” [21 lettere, appunti e docc. vari] 1925 settembre 30-1926 dicembre 6
5 “Volume Cannizzaro e targhette” [Liste di distribuzione del volume e lettere di ricevuta]
6 Appunti vari di Emanuele Paternò (non hanno alcuna attinenza con Cannizzaro)
Scatola 2: Documenti per il volume del centenario, parte I
Fasc. S.fasc. Ins. Oggetto
1 “Lettere allegate ad una pagina di filosofia naturale (discorso Univ. Palermo)” [12 lettere e la prefazione manoscritta di Giulio Provenzal, con le istruzioni per la pubblicazione] 1874 aprile 21; 1895 luglio 4-ottobre 24
2 “Lettere indirizzate a Stanislao Cannizzaro” [73 lettere di Raffaele Piria, Cesare Bertagnini ed altri, preparate per la pubblicazione nel volume del centenario, poi non tutte utilizzate] 1849 maggio 15-1871 agosto 22
3 Lettere di corrispondenti stranieri [si tratta delle lettere il cui elenco è pubblicato da Aldo Mieli, suddivise alfabeticamente per corrispondente in 102 s.f.]
Scatola 3: Documenti per il volume del centenario, parte II
Fasc. S.fasc. Ins. Oggetto
4 “Fotografie. Ricordi di Stanislao Cannizzaro” [8 fotografie e 3 caricature]
5 “Diapositive gruppo chim. in occasione del 70° compleanno di Stanislao Cannizzaro” [1 lastra di dagherrotipo, negativa]
6 Miscellanea di corrispondenti [21 lettere e 1 cartolina] 1852 luglio 25-1906 settembre 19
7 Comunicazioni relative al conferimento della Copley Medal [4 lettere del Ministero degli affari esteri] 1891 dicembre 6-1892 gennaio 11
8 Opuscoli e commemorazioni

  • Quesiti fisiologici proposti da Stanislao Cannizzaro alla sezione di zoologia, anatomia comparata e fisiologia del Settimo Congresso degli scienziati italiani, nell’adunanza del dì 25 settembre 1845
  • Orazione inaugurale per l’apertura degli studi dell’anno scolastico 1864 nella Regia Università di Palermo, letta da Stanislao Cannizzaro […], Palermo, Tip. Morvillo, s.a., pp.32;
  • Fabrizio Cortesi, Stanislao Cannizzaro, Roma 1910, pp.10, estratto dalla «Rassegna contemporanea», a.III, n°6;
  • Raffaello Nasini, Commemorazione di Stanislao Cannizzaro […], Roma, s.a. (ma 1911), pp.21;
  • Mario Cingolani, In memoria di Stanislao Cannizzaro, Roma 1960, pp.6;
  • Celebrazione del 1° centenario della legge degli atomi di Stanislao Cannizzaro […], Roma 1961, pp.33, estratto dal vol. 91 della «Gazzetta Chimica Italiana»]
  • 9 Cimeli

  • Onori solennemente impartiti agli allievi del Real Collegio Carolino Calasanzio che si sono distinti nel pubblico saggio de’ loro studi nel 1840 […], s.n.t. (ma Palermo 1840), pp.VIII;
  • Manifesto “Agli elettori del mandamento Tribunali”, Palermo, 28 ottobre 1865;
  • S. Cannizzaro, La rivoluzione siciliana del 1848 […], Palermo, Tip. Statuto, pp.15;
  • estratto dagli Atti del Consiglio Municipale di Palermo, seduta del 25 giugno 1910, pp.537-544
  • Scatola 3: Documenti per il volume del centenario, parte II
    Fasc. S.fasc. Ins. Oggetto
    10 “Difesa di Taormina” [6 lettere di Cannizzaro a Sebastiano Parlato, 1 lettera di Piria a Cannizzaro, 1 ricevuta, 1 pagina di appunti di Cannizzaro sul periodo 1848-49] 1849 marzo 21-maggio 15
    11 Lettere di Cannizzaro ad Agostino Oglialoro [dono di Marussia Oglialoro Bakunin alla Società Chimica Italiana in occasione del Centenario cannizzariano, comprende 45 lettere di Cannizzaro ad Oglialoro, 1 ms. di A. e G. De Negri, 2 lettere di Cannizzaro a Emanuele Paternò] 1875 agosto 25-1905 gennaio 31
    12 Miscellanea di corrispondenti [40 lettere] 1852 marzo 4-1904 marzo 17

     
    Le Carte Cannizzaro presso il Museo Centrale del Risorgimento di Roma.
    Nel 1958 compariva nella «Rassegna storica del Risorgimento» la descrizione di una raccolta di carte cannizzariane esistente presso l’Archivio del Risorgimento conservato nel Vittoriano a cura dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano.
    L’autrice, Emilia Morelli, prendendo spunto dal volume pubblicato in occasione del centenario cannizzariano, così scriveva: “Questo ci indica che le due buste (393-394) di Carte Cannizzaro esistenti nel Museo centrale del Risorgimento di Roma non rappresentano se non una parte minima dell’archivio dello scienziato-patriota siciliano. Riteniamo, però, che non siano del tutto prive di valore, anche se costituite, principalmente, dai documenti ufficiali e dai decreti che accompagnarono la carriera del Cannizzaro dal 1851 […]” [41].
    Timbri e numeri d’inventario consentono di rilevare che la documentazione venne acquisita dalla Biblioteca Centrale del Risorgimento di Roma, una delle molte passate denominazioni dell’attuale Biblioteca di storia moderna e contemporanea [42], nel luglio 1932, come dono proveniente dal Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento[43].
    Il registro di presa in carico della Biblioteca fornisce un dettagliato elenco del materiale proveniente dal carteggio cannizzariano, così appropriatamente descritto dalla Morelli nel brano citato; all’elenco fornito in quella sede si debbono però aggiungere una serie di materiali a stampa minori relativi alle elezioni del 1865 a Palermo, una copia dello stampato parlamentare dei provvedimenti straordinari di pubblica sicurezza in discussione nel 1875, ed un “Quaderno di poesie, prose ed appunti di Cannizzzaro” del quale si sono perse le tracce.
    Dall’elenco è pure possibile farsi un’idea di una certa fisionomia archivistica che le carte avevano conservato nonostante provenissero dallo smembramento di un più vasto insieme.
    Ad esse toccò tuttavia la sorte di un riordinamento effettuato con criteri non archivistici nell’ambito della Biblioteca [44]:
    le unità esistenti vennero smembrate in una raccolta di documentazione costituita da decreti di nomina e di conferimento di onorificenze (ora b. 393, fasc. 33, e b. 394, fascc. 1-6), separati dalle relative comunicazioni e lettere di trasmissione (ora, frammiste ad altri materiali, in b. 393, fascc. 25-32); nel bel mezzo, casualmente sparsi, fascicoli con tenenti corrispondenza personale, appunti e minute.
    Il materiale elettorale, unica testimonianza in questa sede della partecipazione di Cannizzaro alle elezioni del 1865, e lo stampato dei provvedimanti straordinari di pubblica sicurezza del 1875, presenza anch’essa non casuale tra le carte cannizzariane in questa sede, vennero smistati nelle raccolte della Biblioteca e lì rimasero, con evidente danno per il fondo archivistico cui erano legati, quando questo, per disposizione ministeriale, nel l’ottobre del 1936, emigrò al Vittoriano con gli altri carteggi che costituivano l’Archivio del Risorgimento, per riunirsi ai cimeli del Museo [45].
    A che titolo, e quando, il Comitato fosse entrato in possesso delle carte è, allo stato, impossibile a dirsi. Se però, prescindendo per un attimo dalla documentazione esistente presso l’Accademia dei XL e di cui si dirà in seguito, si considera che la parte più consistente, sia in senso quantitativo che qualitativo, del carteggio riferito alla partecipazione di Cannizzaro alle vicende risorgi mentali è quella custodita presso la Società chimica, si deve per forza di cose dedurne che a questa è toccato il privilegio della prima scelta; e che soltanto in un momento successivo nel materiale che rimaneva sia stato scelto quello da destinare al Museo del Risorgimento.
    Il criterio che ha presieduto alla selezione sembra essere stato soprattutto agiografico: al Vittoriano sono andati, oltre alla parte più cospicua della documentazione ufficiale relativa alla carriera accademica e politica di Cannizzaro, il carteggio relativo alla situazione siciliana del 1874-75, e ciò che appare come il residuo di una sconsiderata divisione delle carte relative al periodo 1848-49.
    Ci sembra quindi di poter affermare che l’acquisizione da parte del Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento delle carte oggi collocate al Vittoriano rappresenta una seconda tappa nello smembramento dell’archivio personale dello scienziato avvenuto tra il 1926 ed il 1932.
    Ed ecco l’inventario della documentazione esistente presso il Museo centrale del Risorgimento di Roma:

    Scatola 393
    Fasc. Oggetto
    1 “Lettere di Enrico Albanese a Cannizzaro” [3 lettere], 1875 giugno 22-24
    2 “Lettere di N. Canavaro a Cannizzaro” [1 lettera], 1899 febbraio 9
    3 “Lettere di Carmela Cannizzaro” [2 lettere], 1859 settembre 14-1860 giugno 13
    4 “Lettera di Cannizzaro a Vincenzo Cordova” [1 lettera], 1849 gennaio 14
    5 “Lettera di Cannizzaro a Vincenzo Cordova” [1 lettera], 1849 gennaio 14
    6 “Lettera di Vittoria Cannizzaro” [1 lettera], 1861 settembre 14
    7 “Lettere di Vincenzo Cordova a Cannizzaro” [2 lettere], 1869 novembre 8-dicembre 17
    8 “Lettera di Alessandro D’Ancona a Cannizzaro” [1 lettera], 1908 dicembre 7
    9 “Lettera di Giuseppe De Spucches Ruffo a Cannizzaro” [1 lettera], 1858 settembre 4
    10 “Lettere di Vittoria De Spucches a Cannizzaro” [2 lettere], 1861 febbraio 14-luglio 2
    11 “Lettera di Gaspare Finali a Cannizzaro” [1 lettera], 1874 luglio 31
    12 “Lettera di V. Masi a Cannizzaro” [1 lettera], 1910 febbraio 17
    13 “Lettera di Sebastiano Parlato a Cannizzaro” [1 lettera], 1855 ottobre 24
    14 “Lettera di Demetrio Salazaro a Cannizzaro” [1 lettera], 1860 luglio 16
    15 “Lettera di Giuseppe Saracco a Cannizzaro” [1 lettera], s.d., ma 1900
    16 “Lettera di G.M. Simonelli a Cannizzaro” [1 lettera], 1860 agosto 3
    17 “Lettere di Nicolò Turrisi Colonna a Cannizzaro” [2 lettere], 1874 aprile 13-20
    18 “Lettera di Paolo Onorato Vigliani a Cannizzaro” [1 lettera], 1874 agosto 8
    19 Manoscritto del discorso tenuto al Senato per il 50° anniversario del 1848, s.d., ma 1898
    20 Manoscritto di un discorso tenuto al Senato per gli accordi commerciali con la Francia, s.d.
    21 Telegrammi varii [6 telegrammi], 1856 marzo 21-1900 luglio 31
    22 Minute di lettere di Cannizzaro [7 minute indirizzate a: Stefano Gatti, Francesco De Sanctis, famiglia Crispi, Giuseppe Biancheri, Camille Barrère, ed altri], 1860 marzo 7-1908 novembre 24
    23 Appunti di Cannizzaro [1) “Poche parole sulla circolare pubblicata in Roma lì 24 agosto 1846”; 2) Per un discorso sulla morte di Umberto I]
    24 Documenti vari sull’Italia meridionale [10 pezzi], 1867-1873
    25 Documenti varii riguardanti Stanislao Cannizzaro [23 pezzi], 1846-1861 ottobre 30
    26 Documenti varii riguardanti Stanislao Cannizzaro [21 pezzi], 1861 novembre 4-1868 agosto 4
    27 Documenti varii riguardanti Stanislao Cannizzaro [23 pezzi], 1868 settembre 8-1878 marzo 6
    28 Documenti varii riguardanti Stanislao Cannizzaro [21 pezzi], 1878 luglio 4-1886 giugno 7
    29 Documenti varii riguardanti Stanislao Cannizzaro [21 pezzi], 1886 ottobre 7-1890 agosto 8
    30 Documenti varii riguardanti Stanislao Cannizzaro [21 pezzi], 1890 dicembre 7-1897 dicembre 17
    31 Documenti varii riguardanti Stanislao Cannizzaro [21 pezzi], 1898 giugno 24-1904 aprile 22
    32 Documenti varii riguardanti Stanislao Cannizzaro [11 pezzi], 1904 agosto 22-1909 novembre 15
    33 Diplomi varii di Stefano [sic] Cannizzaro [21 pezzi], 1855 ottobre 17-1866 dicembre 27
    34 Discorso per la morte di Umberto I [cfr. anche fasc. 23; qui minuta definitiva, copia ed estratto], s.d., ma 1900
    Scatola 394
    Fasc. Oggetto
    1 “Diplomi varii di Stanislao Cannizzaro” [21 pezzi], 1867 marzo 20-1875 novembre 28
    2 “Diplomi varii di Stanislao Cannizzaro” [21 pezzi], 1876 gennaio 30-1884 ottobre 28
    3 “Diplomi varii di Stanislao Cannizzaro” [21 pezzi], 1885 novembre 12-1889 novembre 17
    4 “Diplomi varii di Stanislao Cannizzaro” [21 pezzi], 1890 gennaio 5-1896 aprile 19
    5 “Diplomi varii di Stanislao Cannizzaro” [21 pezzi], 1896 ottobre 31-1904 agosto 12
    6 “Diplomi varii di Stanislao Cannizzaro” [9 pezzi], 1904 dicembre 4-1909 dicembre 1

     
    Le Carte Cannizzaro presso l’Accademia dei XL
    Emilia Morelli concludeva il suo articolo già citato affermando:
    “Sono veramente poche queste carte. Non servono se non a sottolineare la lacuna rappresentata, nella storiografia del Risorgimento, [dall’assenza] di una biografia politica di Stanislao Cannizzaro, che non sia una semplice voce di dizionario” [46].
    Ma in effetti la preparazione di una seria biografia politica di Cannizzaro, oltre che da altre possibili difficoltà, era resa particolarmente difficile dal fatto che il nucleo principale delle sue carte sembrava essere, al momento, irreperibile.
    E lo era per tutti tranne che per l’allora segretario dell’Accademia dei XL, ancora Domenico Marotta [47]. Questi accarezzava il progetto, già caro, a suo tempo, al suo maestro Emanuele Paternò, di caratterizzare l’attività dell’Accademia dei XL rendendola particolarmente attiva nel campo della storia della scienza.
    E’ certo in quest’ottica che Marotta, negli anni in cui la sede dell’Accademia dei XL era presso l’Istituto Superiore di Sanità, provvide a far risistemare l’archivio dell’Accademia stessa da Bruno Manzone; ed è ancora in quest’ottica che egli ottenne dagli eredi di Paternò le carte di quest’ultimo, dalle quali trasse una pubblicazione che non ebbe, è il caso di dirlo, l’attenzione che meritava [48]; e sempre in quest’ottica egli dovette ottenere ciò che delle carte cannizzariane era rimasto presso la famiglia.
    Una serie di indizi materiali fa ritenere che anche su queste carte vi sia stato un tentativo di riordinamento da parte di Bruno Manzone, il cui esito non fu molto felice: dei circa 680 corrispondenti ne vennero identificati appena una quarantina, ed il resto del materiale venne accumulato in alcuni contenitori, senza alcun ordine.
    Inoltre Marotta, che forse pensava di curare su Cannizzaro altre pubblicazioni, dopo il volume del centenario, e dopo le sue successive fatiche su Piria e Paternò [49], non diffuse la notizia dell’importante acquisizione da parte dell’Accademia.
    Sicché le carte ebbero a subire le medesime vicissitudini dell’archivio del sodalizio [50], seguendolo nei suoi numerosi spostamenti di sede, fino a quella attuale nel Palazzo della civiltà del lavoro, e restarono prive di ulteriori attenzioni fino al momento in cui, nel corso del lavoro di ricognizione eseguito per la preparazione della Guida dell’archivio storico, non vennero riconosciute.
    Una volta avvenuto questo riconoscimento era ovvio che su di esse dovesse immediatamente svolgersi un lavoro di riordinamento il cui risultato si presenta, sinteticamente, qui di seguito.

     

    Serie I: Corrispondenza personale
    Scatola 1 da Aguglia Salvatore a Candiani Giuseppe
    Scatola 2 da Canepa Onofrio a Dieckman W.
    Scatola 3 da Dini Ulisse a Körner Guglielmo
    Scatola 4 da Krohn Osias a Nisio Felice
    Scatola 5 da Noce Vincenzo a Salazaro Demetrio
    Scatola 6 da Salemi Bernardo a Zuccarello Patti M. e miscellanea di corrispondenti non identificati
    Serie II: Carte relative all’attività politica e professionale
    Scatola 6
    Fasc. Oggetto
    1 Documenti sulle operazioni militari del 1849 in Sicilia [2 lettere], 1849 aprile 17
    2 Corrispondenza ufficiale [26 sottofascicoli divisi per materia], 1851 gennaio 4-1907 dicembre 6
    3 Varie [16 pezzi, di cui 11 s.d., e un volumetto], 1851 novembre 24- 1910 aprile 25
    4 Minute e appunti vari [11 pezzi, di cui 2 s.d.], 1866 novembre 30-1906 dicembre 16
    Serie III: Carte di Enrichetta Whiters Cannizzaro
    Scatola 6
    Fasc. Oggetto
    1 Lettere di I. de Daunant [9 lettere], 1876 marzo 12-1882 novembre 9
    2 Lettere di Élise de Rouville [16 lettere], s.d.
    3 Lettere di I. Maroger [2 lettere], 1882 gennaio 8-ottobre 28

     

    Conclusioni
     
    Resta da chiedersi cosa sia accaduto dei manoscritti scientifici cannizzariani, e cosa l’incuria abbia distrutto di quanto poteva essere rimasto negli Istituti scientifici in cui il grande chimico operò e dei quali ebbe spesso la direzione [51].
    Certo, le vicende delle carte di Cannizzaro sono emblematiche, da un punto di vista archivistico, dei danni che può produrre su un carteggio l’attività di persone mosse da immediati interessi di ricerca e da ottime intenzioni, ma prive della cautela e del bagaglio professionale che questi lavori generalmente richiedono.
    Nella situazione che si presentava, ai curatori di questo lavoro non restava che ricostruire sulla carta l’archivio oggi variamente manipolato e suddiviso in tre tronconi, custoditi presso tre enti diversi, e ciascuno con una propria fisionomia.
    Per cercare di raggiungere questo scopo, dopo aver schedato analiticamente la documentazione, la si è suddivisa in quattro serie (Corrispondenza, Documenti personali, Documenti relativi all’attività politica e professionale, Opuscoli manifesti e cime li), a loro volta suddivise in gruppi. Per ogni porzione della documentazione è indicata la collocazione attuale.
    Si è ritenuto di fare cosa utile fornendo, in apposite appendici, indicazioni sui documenti di interesse cannizzariano rinvenuti nel corso delle ricerche effettuate per la realizzazione di questo lavoro, una bibliografia, e sintetiche biografie di quei corrispondenti di Cannizzaro dei quali si sono trovate notizie.
    Nessuna di tali appendici vuole avere quel carattere di esaustività che deriva da una ricerca sistematica ed estesa: è sembrato però che la mole di materiali raccolti fosse tale da giustificarne la pubblicazione, soprattutto per non disperdere risultati potenzialmente utili anche per altri ricercatori, e questo nonostante il pericolo di incorrere in clamorose omissioni delle quali sin d’ora si chiede scusa al lettore.

     
    Giovanni Paoloni
    Mauro Tosti Croce