L’Edizione Nazionale delle Opere a stampa, inedite e della Corrispondenza di R. G. Boscovich è stata promossa nel 2006 dall’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, della quale fu uno dei soci fondatori, dall’Osservatorio Astronomico di Brera in Milano, da lui fondato nel 1764, e dalla Pontificia Università Gregoriana, erede del celebre Collegio Romano in cui egli insegnò per circa vent’anni.
L’occasione è la celebrazione del tricentenario (2011) della nascita di R.G Boscovich (1711‐1787), il più rappresentativo fra gli scienziati cosmopoliti del Settecento in Italia e fra i maggiori in Europa.
Il dalmata R.G. Boscovich, nato a Ragusa da madre italiana e da padre croato, fu inviato quattordicenne a proseguire gli studi a Roma presso il prestigioso Collegio Romano della Compagnia di Gesù, dove a meno di trent’anni divenne uno dei più illustri insegnanti sulla cattedra di matematica e geometria, comprendente allora anche l’astronomia e parte della fisica.
Si occupò dei più diversi problemi ai quali si interessavano anche i principali geometri e fisici europei del suo tempo. Boscovich si può a ragione considerare il maggiore rappresentante dell’enciclopedismo italiano, e tra i più significativi di quello europeo, insieme, solo per fare alcuni nomi, con Clairaut, Eulero e d’Alembert.
Le sue originali ricerche matematico‐geometriche (per primo dettò le formule di trigonometria differenziale), e meccanico‐astronomiche, prima e dopo la scoperta di Urano, ebbero all’epoca notevole e vasta risonanza; in seguito, tuttavia, il loro valore venne in parte dimenticato. Sorte analoga ebbero le ricerche da lui svolte in “filosofia naturale”, con la geniale sintesi del pensiero newtoniano e leibniziano, e il tentativo di unificare tutte le forze fisiche allora note, comprese quelle “nuove”, relative ai fenomeni elettrici e magnetici. Per quanto riguarda l’ottica, poi, Boscovich è il fondatore della moderna rifrattometria e della sferometria, ma i suoi studi in tale campo solo di recente hanno trovato giusta, ancorché parziale valorizzazione. Tra i motivi – e forse il maggiore – che impedirono di vedere apprezzate le sue intuizioni e i suoi studi fu il suo dover far fronte alle numerose difficoltà derivate, essendo egli gesuita, dalla mancanza di una difesa istituzionale e culturale, di cui godettero invece molti scienziati in Francia ed in Gran Bretagna.
Intento della Edizione Nazionale è di mettere a disposizione dei numerosi cultori e studiosi del Boscovich, in Italia e all’estero, il materiale indispensabile per una rilettura dell’attività del grande scienziato e di gran parte dell’ambiente scientifico e culturale che nel corso del Settecento con lui ebbe relazione.
Il lavoro editoriale della Edizione Nazionale è presentato nel sito: http://www.edizionenazionaleboscovich.it/