La socia Cecilia Saccone presenta il suo libro “Il Codice dei viventi”, edito da Rubettino Editore durante la pandemia. Una scienziata che ha dedicato la sua vita alla Biologia Molecolare, dapprima come “pioniera” fino ad affermarsi a livello internazionale, ha deciso di accendere una metaforica lanterna per illuminare a beneficio di un pubblico più vasto, (novello Diogene), i misteri della vita racchiusi nelle cellule eucariotiche e in particolare far luce su una scoperta della seconda metà del secolo scorso, riguardante la presenza di DNA non solo nel nucleo cellulare (genoma nucleare) ma anche negli organelli presenti nella stessa cellula, mitocondri e plastidi (genomi citoplasmatici). Una scoperta importantissima, ormai vecchia di più di mezzo secolo ma ancora ad oggi mal conosciuta ed interpretata.
La professoressa Cecilia Saccone definisce “Codice dei viventi” quel codice appartenente a ogni essere dotato di vita, anche quello tracciato dai genomi citoplasmatici, alla cui scoperta ha contribuito personalmente insieme a molti altri gruppi ben noti nel mondo. Tale codice consente di assegnare a tutto il patrimonio genetico, il ruolo centrale che gli spetta per la salute degli organismi. Con tutte le sue molteplici implicazioni: dalla riproduzione alla biodiversità, dall’evoluzione al rischio di una manipolazione fino alle sue possibili estreme conseguenze, potenzialmente esiziali per la sopravvivenza dell’Homo Sapiens.
Partendo dalle fondamenta della Biologia molecolare rese comprensibili anche ai meno esperti, la professoressa Saccone accompagna il lettore in un itinerario poco noto e scarsamente esplorato ma quanto mai affascinante. Un viaggio imperdibile per gli appassionati ma accessibile a tutti, che dando luce a inquietudini troppo spesso sopite, conduce al cuore delle grandi incognite del nostro tempo, tra presunzione di onnipotenza e senso del limite.