Appello al Presidente della Repubblica a favore della scienza e della cultura scientifica
Nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, l’occasione per ricordare il ruolo degli scienziati nella laboriosa riunificazione non può essere meramente celebrativa: come in ogni paese sviluppato, anche in Italia la conoscenza esperta e profonda della realtà naturale e dei suoi linguaggi è divenuta, e deve continuare ad essere, il motore più importante della crescita. Un motore che va di pari passo con la democrazia, perché tutti condividano la consapevolezza che esso è il più significativo investimento che convenga a una comunità nazionale evoluta.
Molto prima che avvenisse l’unificazione politica del nostro Paese, e al di là di una unità linguistica coltivata nei secoli, gli scienziati italiani avevano realizzato una unità di interessi culturali sin dal 1782, quando Lorgna chiamò “Società italiana” la futura Accademia dei XL, per ribadire che “non era d’alcun paese, ma di tutta l’Italia”.
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