Archivio Impresa Badoni Antonio – Archivio tecnico | |
|
|
1909-1981 | |
Impresa Badoni Antonio | |
150.000 | |
N/A | |
N/A | |
N/A | |
Siderurgia (disegni) | |
N/A | |
N/A | |
|
|
Badoni Antonio S.p.A. – Lecco (Como) | |
Via Resegone, 1, 23845 COSTA MASNAGA (Lc), tel. +39 031.858111, fax +39 031.879332, email info@badoni.it | |
sec. 18 | |
N/A | |
Sociatà a Responsabilità Limitata | |
Siderurgia, meccanica pesante | |
N/A | |
|
|
Il primo insediamento industriale della Badoni esiste a partire dalla seconda metà del '700, nel territorio di Lecco: si tratta di un opificio con fucina e lavorazione dei metalli. Nella prima metà del XIX° secolo l'azienda entra nei settori della siderurgia, della metallurgia e della meccanica con stabilimenti a Castello di Lecco e a Mandello del Lario. Nel corso del secolo l'attività si estende alla produzione di verghe in ferro, lavorazioni di lamiere, cerchioni, assali, incudini, morse e chiodi, effettuata sia nello stabilimento di Castello, sia nel nuovo insediamento produttivo di Bellano, nell'alto lago di Como. Tra i collaboratori dell’azienda di Bellano da segnalare un ingegnere alsaziano, esperto in metallurgia, arrivato in Italia come ufficiale al seguito di Napoleone: si tratta di Giorgio Enrico Falck, il futuro fondatore di una delle più importanti dinastie industriali italiane. Questo è solo il primo legame che collegherà le famiglie Badoni e Falck e le rispettive Società, anche negli anni a venire. A partire dal 1878, con la nuova generazione familiare, la Società riprende slancio dedicandosi alla produzione di costruzioni in ferro quali ponti, pensiline, tettoie e, soprattutto, di una tecnologia innovativa: gli impianti per la produzione di gas per illuminazione. Nel 1900 la Società modifica nome e ragione sociale in “Antonio Badoni & C”. Nel 1908 nella guida dell'azienda subentra il giovane neo-laureato ing. Giuseppe Riccardo, figlio di Antonio che, nel 1912, trasforma la Società in società anonima. Nel 1915 la Società subisce una ulteriore trasformazione con l’ingresso nel capitale di due soci milanesi, Bellani e Benazzoli, ed assume il nome di “Badoni & C. Bellani Bonazzoli”, conosciuta anche come “BBB”. Nel 1922 torna sotto il pieno controllo della famiglia Badoni che ne acquisisce l’intera proprietà e subisce una ulteriore trasformazione di nome e ragione sociale divenendo la “Antonio Badoni S.p.A.”. La produzione si consolida nei prodotti tradizionali della carpenteria e meccanica pesante, uscendo dai mercati locali, crescendo fino a realizzare opere prestigiose nel mondo e diventando un’azienda riconosciuta ed affermata, leader nel settore, in contesti nazionali e internazionali. Nella proprietà, a fianco della famiglia Badoni, entrano anche le Acciaierie Falck, consolidando quel legame storico e famigliare che aveva già caratterizzato la fase iniziale di entrambe. La morte, negli anni settanta, dell'ultranovantenne ing. Giuseppe Riccardo e la dismissione dalle partecipazioni in alcune realtà industriali delle Acciaierie Falck negli anni novanta, determinano la cessione dell'azienda con il subentro nella proprietà di una società finanziaria con interessi immobiliari. La realtà industriale e produttiva sembra giunta al capolinea quando, nel marzo del 1993 il Tribunale di Lecco sentenzia il fallimento. Nel 1997 il gruppo Bonfanti acquista dalla Procedura fallimentare della “Antonio Badoni S.p.A.” il marchio, il know-how, i progetti, le referenze commerciali dell’azienda con l’intenzione di riattivare e rilanciare una delle più antiche e prestigiose realtà industriali italiane. Ciò avviene con la Badoni s.r.l. che ne eredita la prestigiosa storia industriale, acquisisce Costameccanica e rialza il vessillo di una parte importante della storia e della tradizione industriale del territorio lecchese. | |
|
|
Archivi | Link |